Perché non chiamarla “bioedilizia”? Per il semplice fatto che il termine è oramai “inflazionato” ed utilizzato a sproposito per indicare soluzioni dove è presente qualche materiale naturale che tuttavia spesso è snaturato nelle sue caratteristiche o utilizzato in combinazione con altri assolutamente non naturali (talvolta rifiuti speciali se non pericolosi).
Solo i materiali naturali garantiscono salubrità, comfort e benessere, oltre a garantire una lunga durata nel tempo riducendo al minimo le manutenzioni e rendendo gli impianti (che non sono mai ecosostenibili) ridotti al minimo, con notevole risparmio energetico.
Bastano pochi materiali naturali per ristrutturare, riqualificare e costruire; legno, calce naturale, terra cruda, canapa, sughero autocollato; si tratta di materiali terapeutici naturali che possono anche costituire la terza pelle rigenerativa di una casa che ci collega senza filtri alla Natura.